In 7 giorni oltre 15.200 casi di Covid, più 11%. Crescono le preoccupazioni, secondo gli espert
Salgono a 15.221 i casi di Covid-19 registrati dal 22 al 28 agosto in Italia, con un aumento di circa l'11% rispetto ai 13.690 della settimana precedente (ma in calo se confrontati a quelli di due settimane fa, considerato che dall'8 al 14 agosto i contagi erano stati 16.299). In aumento anche i decessi settimanali, che sono stati 135, rispetto ai 99 del 15-21 agosto. Lo indicano i dati dell'aggiornamento settimanale sul Covid-19 in Italia, pubblicato sul sito del ministero della Salute. Il maggior numero di casi si registra in Lombardia, con 2.
562 contagi tra il 22 e il 28 agosto rispetto ai 1.796 della settimana prima. Sempre in Lombardia è stata registrata circa la metà di tutti i decessi per Covid rilevati nella settimana in esame, 66. In aumento anche i tamponi: dal 22 al 28 agosto ne sono stati eseguiti 94.171 rispetto ai 72.266 della rilevazione precedente. Il tasso di positività è al 16,2%, a fronte del 18,9%.
Andreoni: "Per l'autunno serve un cambio di rotta"
"Alla luce di questi numeri diventa quindi fondamentale che il ministero della Salute promuova e organizzi una campagna vaccinale robusta per vaccinare il maggior numero di soggetti ad alto rischio", aggiunge Andreoni.
Per l'epidemilogo Massimo Ciccozzi è "tutto normale, è questo l'andamento a cui dobbiamo abituarci. Alla base dei numeri in crescita i maggior spostamenti di italiani e turisti in transito nel nostro Paese. Chi parte o torna dalle vacanze lo fa viaggiando in aereo o in treno, di conseguenza c'è una maggiore circolazione del virus. Unico presidio contro il contagio è la mascherina che, purtroppo, nessuno indossa più". "Fortunatamente i sintomi sono meno importanti ma - avverte Ciccozzi - non per anziani e fragili che sono più vulnerabili e fortemente debilitati dal caldo e che vanno protetti". L'epidemiologo non ha dubbi: "Ad ottobre occorrerà fare il richiamo vaccinale per il Covid e l'influenza, soprattutto per over 70 e fragili", conclude.
" Questo rialzo "che si osserva nei numeri del virus in Italia "potrebbe essere l'effetto dell'ultima variante Xec", new entry che è in ascesa a livello globale, "e ha una capacità diffusiva e di immunoevasione che sembra essere alta", l'analisi del virologo Fabrizio Pregliasco. I dati, almeno per quanto riguarda il numero di casi, "sicuramente sono sottostimati". Molti di questi "sono banali, e ci sono magari anche tanti asintomatici che mantengono quella che è la catena di contagi". "E' vero - sottolinea il direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva dell'università Statale di Milano - che questa è una patologia nella maggior parte dei casi è banale, che per un giovane può essere approcciata con antinfiammatori. Ma lo vediamo dai numeri in salita dei decessi, è un problema per le persone fragili. Il messaggio è dunque per loro e per gli anziani: in presenza di forme respiratorie, anche dubbie o aspecifiche, facciano comunque un tampone, almeno per loro, per poter fare gli antivirali. Oggi esiste il Paxlovid che evita gli effetti più pesanti per le categorie fragili". Questi dati in crescita, conclude Pregliasco, "servono anche per ricordare l'importanza del richiamo vaccinale in autunno, sempre e soprattutto per gli anziani e i fragili, sia per quanto riguarda l'anti-Covid che il vaccino antinfluenzale.